divendres, 31 d’octubre del 2014

Rafa Ferrer llegirà 'Gli amanti'



Non c’erano a València due amanti come noi.

Ferocemente ci amavamo dal mattino alla sera.
Ricordo tutto mentre stendi i panni.
Sono passati anni, molti anni. Sono passate molte cose.
Di colpo, mi prende ancora il vento, e l’amore,
e ci rotoliamo a terra tra baci e abbracci.
Non concepiamo l’amore come amabile abitudine,
come abitudine pacifica di complimenti e tele
(e che mi perdoni il signor López Picó).
Si risveglia di colpo come un uragano antico,
ci getta a terra entambi, ci unisce, ci spinge.
Desideravo a volte un amore educato,
col giradischi in funzione, baciandoci con noncuranza,
ora una spalla, e poi il lobo di un orecchio.
Ma il nostro amore è un amore brusco e selvaggio,
con la nostalgia amara della terra, di rotolarci tra baci e graffi.
Che volete che ci faccia! Elemantare, lo so.
Ignoriamo Petrarca e ignoriamo molte cose.
Le Stanze di Riba, le rime di Bécquer.
Poi, stesi a terra in qualche modo, capiamo che siamo barbari,
che così non va, e che non ne abbiamo l’età, oltre tutto.

Non c’erano a València due amanti come noi,
Perché di amanti come noi ne sono nati ben pochi.

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